Fiabe così belle che dovete leggerle per forza

C’è qualcosa, nelle fiabe, che le rende il genere letterario perfetto.
Che poi… genere… non sono sicuro sia la parola giusta.
Di certo, però, con una fiaba si può raccontare di tutto, dai temi più abusati, come per esempio l’amore, a quelli più scabrosi (violenza, diversità, ecc.). La fiaba ha un grande pubblico, perché da bambini ci vengono lette e da grandi, forse nel tentativo di ritornare all’infanzia, in qualche modo le ricerchiamo e scopriamo che hanno ancora qualcosa da dirci. Sebbene abbia elementi che potremmo considerare fantastici, non ha le limitazioni del genere fantasy, che notoriamente viene snobbato dai lettori cosiddetti colti.
Le fiabe sono, in somma, un genere che può permettersi molte cose e che può arrivare a molte persone. Anche a chi legge pochissimo, perché contano giusto qualche pagina e quindi non hanno il tempo di farti calare la palpebra.

Pensavo a tutte queste cose una volta finito Fiabe così belle che non immaginerete mai, di Ivano Porpora.

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Il bello del libro di Porpora è che questa volta le fiabe classiche sono state lasciate fuori (a differenza del trend hollywoodiano degli ultimi anni) per lasciare spazio a fiabe esclusivamente originali. Rimangono ben presenti elementi che indubbiamente rimandano ai classici, ma allo stesso tempo ci sono talmente tante cose nuove, contemporanee (dai riferimenti, ai modi di dire, alla grande e spietata ironia) che il risultato è qualcosa di inedito, supportato da una scrittura fresca, rapida… effervescente!

Sono storie divertentissime, quelle che si leggono qui.

Sono storie profondissime, quelle che si leggono qui.

Sono storie che commuovono e fanno arrabbiare e poi rifanno ridere e rifanno piangere.

Sono storie che abbracciano così tanti temi che non si potrebbero elencare tutti, non qui, ma che potremmo riassumere con un ‘ritorno al genuino’. Se c’è infatti un tratto comune a tutte le fiabe del volume, questo mi pare possa essere identificato in una cosa che le fiabe sanno fare benissimo da sempre: mostrare l’importanza di ciò che dovrebbe esserci ovvio, ma che ovvio sembra non esserlo affatto.

Ecco allora che, mentre ci perdiamo tra cuori di pezza e abbracci lunghissimi e terre lontanissime e guerre mimate e messaggeri dalla forte iniziativa poetica e farmacisti con la fissa per il viagra, la lente di Ivano e delle sue fiabe ci mostra quello che non dovremmo dimenticare mai: dalla bellezza dei colori che ci circondano, all’importanza di un abbraccio, al divertimento di un gioco.

Perché le cose semplici vanno sempre ricordate, se non vogliamo dimenticarle.

Questo mio commento ha quindi una morale triplice, come richiede l’occasione.
Innanzitutto che questo libro bisogna leggerlo, una fiaba ogni sera, obbligatoriamente col pigiama addosso. Perché è troppo bello e quindi il dress-code, come mi viene insegnato, è essenziale.
Poi che Liberaria fa sempre libri ottimi.
E infine che, prima o poi, a ogni blogger vien voglia di imitare lo stile di un libro troppo bello da spiegare. (Vero Elisa?)

Fiabe così belle che non immaginerete mai
di Ivano Porpora
165 pagine, 15,00 €, LiberAria Editrice

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